Come Creare Sito Web: Guida Pratica e Efficace

Ancor prima di tuffarsi nella scelta del design o nella scrittura del codice, bisogna fermarsi un attimo e fare un po' di strategia. La creazione di un sito web, se fatta bene, si articola in quattro passaggi fondamentali: definire gli obiettivi, scegliere la piattaforma giusta (come WordPress o un website builder), acquistare dominio e hosting e, infine, dare vita alle pagine con contenuti di valore. Avere le idee chiare fin da subito è il segreto per trasformare un semplice progetto in un potente strumento online.

Prima di tutto: strategia e obiettivi del tuo progetto online

Un sito web di successo non nasce per caso. Tutto parte da una domanda tanto semplice quanto cruciale: "Perché sto creando questo sito?". La risposta a questa domanda è la bussola che guiderà ogni tua scelta futura.

Vuoi vendere prodotti online? Acquisire nuovi clienti per la tua attività locale? Oppure vuoi posizionarti come un punto di riferimento nel tuo settore, condividendo la tua passione? Avere una meta precisa ti eviterà di costruire una bellissima "cattedrale nel deserto", un sito esteticamente perfetto ma incapace di portare risultati concreti.

Qual è la piattaforma giusta per te?

Una volta che hai ben chiari i tuoi obiettivi, è il momento di scegliere gli strumenti. Non esiste una risposta universale; la soluzione ideale dipende sempre dalle tue competenze tecniche, dal budget che hai a disposizione e, soprattutto, dalle ambizioni del tuo progetto.

Vediamo insieme le opzioni principali.

Confronto delle piattaforme per creare un sito web

Per aiutarti a orientarti, ho preparato una tabella che mette a confronto le soluzioni più comuni. Usala per capire quale si adatta meglio alle tue esigenze in termini di flessibilità, facilità d'uso e costi.

Piattaforma Ideale per Facilità d'uso Flessibilità Costo stimato
Website Builder (es. Wix, Squarespace) Principianti, piccoli progetti, portfolio, siti "vetrina" Molto alta (drag-and-drop) Bassa €10 – €50/mese
WordPress.org Blog, siti aziendali, e-commerce, progetti scalabili Media (richiede una curva di apprendimento) Altissima (con plugin e temi) €5 – €100+/mese (varia molto)
Sviluppo su misura Progetti complessi, web app, portali con funzioni specifiche Bassa (richiede competenze di programmazione) Totale (limitata solo dalla tecnologia) A partire da €5.000+ (una tantum)

Come vedi, ogni piattaforma ha i suoi pro e i suoi contro. La scelta giusta è quella che bilancia le tue necessità attuali con la visione che hai per il futuro.

Questa infografica riassume bene il concetto: definire un obiettivo chiaro è il primo passo per non perdere la rotta.

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Puntare all'aumento delle vendite o alla raccolta di contatti, ad esempio, ti aiuterà a prendere decisioni molto più mirate in ogni singola fase del processo, dal design alla creazione dei contenuti.

A chi ti rivolgi? Conosci il tuo pubblico

Un sito web non è un monologo, è una conversazione. Per questo, devi sapere con chi stai parlando. In Italia, i dati parlano chiaro: a gennaio 2025 si contano circa 53,3 milioni di persone online, un numero che corrisponde all'89,9% della popolazione totale. Il potenziale è gigantesco, ma per sfruttarlo devi creare qualcosa che risponda alle esigenze e ai desideri dei tuoi utenti.

La scelta della piattaforma giusta oggi può determinare il successo o il fallimento del tuo progetto domani. Pensa non solo a dove sei ora, ma a dove vuoi arrivare tra due anni. La scalabilità è un fattore che molti sottovalutano.

Infine, non dimenticare l'identità visiva. Partire con il piede giusto significa anche avere un'immagine coordinata e professionale, a cominciare dal logo. Un brand solido ispira fiducia e rende il tuo sito immediatamente riconoscibile nel mare di internet. Se vuoi approfondire, scopri di più sulla realizzazione di loghi efficaci per il tuo brand.

Scegliere dominio e hosting senza errori

Dominio e hosting sono le fondamenta del tuo sito web. Pensa a loro come all'indirizzo e al terreno su cui costruirai la tua casa digitale. Una scelta fatta di fretta in questa fase può vanificare tutto il lavoro successivo, portando a lentezza, problemi di sicurezza e persino a penalizzazioni sui motori di ricerca. Quindi, prendiamoci il tempo necessario.

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Il nome di dominio giusto è una mossa strategica

Il nome di dominio non è solo un indirizzo web, è il cuore della tua identità online. Deve essere facile da ricordare, da scrivere e da pronunciare. Ti consiglio di evitare numeri e trattini: creano sempre confusione quando lo comunichi a voce.

Un buon nome di dominio dovrebbe idealmente:

  • Riflettere il tuo brand: Se la tua azienda si chiama "Rossi Design", il dominio rossidesign.it è la scelta più logica e diretta.
  • Essere breve e memorabile: Pensa a nomi come zalando.it o subito.it. Sono diventati iconici proprio per la loro semplicità.
  • Contenere una parola chiave (se ha senso): Se sei un fotografo a Roma, un dominio come fotografomatrimonioroma.it può darti un piccolo aiuto in ottica SEO, ma solo se suona naturale e non forzato.

Anche l'estensione, come .it, .com o .eu, conta. Se la tua attività si rivolge al mercato italiano, un dominio .it è quasi sempre la scelta migliore. Comunica subito, sia agli utenti che a Google, qual è il tuo pubblico di riferimento.

Capire l'hosting oltre i tecnicismi

Scelto l'indirizzo, ti serve il "terreno": l'hosting. Non è altro che uno spazio su un server — un computer potentissimo sempre online — dove vengono conservati tutti i file del tuo sito. La qualità dell'hosting impatta direttamente sulla velocità di caricamento e sull'affidabilità, due fattori che determinano l'esperienza utente e il posizionamento sui motori di ricerca.

Ci sono diverse opzioni, ma le principali sono tre.

  1. Hosting Condiviso (Shared Hosting): È la soluzione più economica, perfetta per chi inizia. Immagina di vivere in un condominio: dividi le risorse (spazio, memoria) con altri siti. Ottimo per blog personali o piccoli siti vetrina, ma se un "vicino" consuma troppe risorse, il tuo sito potrebbe rallentare.
  2. VPS (Virtual Private Server): Qui è come avere un appartamento tutto tuo nello stesso palazzo. Le risorse sono dedicate solo a te, il che si traduce in maggiore stabilità e performance. È il passo successivo naturale quando il tuo sito cresce.
  3. Cloud Hosting: La soluzione più moderna e flessibile. Il tuo sito non si trova su un unico server, ma su una rete di server interconnessi. Se hai un picco di traffico, il sistema prende risorse da altri server per garantire che il sito resti sempre veloce e online.

Il mercato italiano dell'hosting è in piena espansione, soprattutto nel segmento cloud. Si prevede una crescita annua del 18,3% tra il 2019 e il 2025. Questo dimostra una chiara tendenza verso soluzioni flessibili, indispensabili per chi vuole creare un sito web davvero performante. Per approfondire, puoi trovare altre statistiche interessanti sull'evoluzione dell'hosting web.

L'hosting è un investimento, non una spesa. Risparmiare pochi euro al mese per un servizio scadente può costarti centinaia di euro in mancate vendite o contatti, a causa di un sito lento o irraggiungibile.

Come valutare un provider di hosting

Non tutti i provider si equivalgono. Quando confronti le offerte, non fermarti al prezzo. Per fare una scelta oculata quando devi creare un sito web, considera questi elementi.

  • Uptime garantito: Cerca un provider che ti assicuri un uptime del 99.9%. Significa che il tuo sito sarà online praticamente sempre.
  • Localizzazione dei server: Se i tuoi clienti sono in Italia, avere i server in Italia o in Europa (come Germania o Francia) può ridurre un po' i tempi di caricamento. È un piccolo vantaggio anche per la SEO locale.
  • Supporto tecnico: Prima o poi, avrai bisogno di aiuto. Un supporto tecnico che risponde in fretta, è competente, parla italiano ed è disponibile 24/7 via chat, telefono o ticket, non ha prezzo.
  • Risorse e scalabilità: Verifica che il piano offra risorse adeguate (spazio disco, RAM) e che ti permetta di passare facilmente a un piano superiore quando il tuo sito inizierà a crescere.

Progettare una navigazione che guida l'utente

Un design mozzafiato cattura l'occhio, certo, ma è una navigazione intuitiva che trasforma un semplice visitatore in un cliente. Se le persone non trovano subito quello che cercano, se ne andranno nel giro di pochi secondi, non importa quanto sia bello il tuo sito. La User Experience (UX) non è un vezzo estetico, è il vero motore che fa funzionare tutto.

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L'obiettivo è uno solo: creare percorsi chiari e logici che accompagnino l'utente verso il traguardo che ti sei prefissato, che sia la compilazione di un form, l'acquisto di un prodotto o l'iscrizione alla newsletter. Immagina il tuo sito come un negozio fisico: vuoi che i clienti trovino subito il reparto giusto, senza vagare a vuoto tra le corsie.

Dalla mappa mentale al wireframe

Prima ancora di pensare a colori e font, bisogna definire l'architettura. Si parte sempre da una mappa del sito (sitemap), uno schema che elenca tutte le pagine e mostra come sono collegate tra loro. Questo esercizio ti costringe a organizzare i contenuti in modo gerarchico e ti assicura che ogni informazione importante sia raggiungibile in pochi, semplici click.

Una volta che hai la mappa, è il momento di passare ai wireframe. Un wireframe non è altro che lo scheletro di una pagina web: un disegno minimale, senza fronzoli grafici, che mostra solo la disposizione degli elementi (menu, pulsanti, immagini, testo). Il suo scopo è puramente funzionale: decidere dove mettere ogni cosa per rendere la pagina il più semplice e intuitiva possibile.

Un consiglio da chi ci è passato: non saltare mai la fase del wireframe. È molto più facile ed economico spostare un rettangolo grigio su uno schema che dover smontare e rifare un'intera pagina già sviluppata. Questo passaggio ti obbliga a pensare alla funzione prima che alla forma, un principio d'oro per creare un sito web che funziona davvero.

L'importanza cruciale del design responsive

Oggi, progettare pensando prima al mobile non è più un'opzione, è semplicemente l'unico modo sensato di lavorare. In Italia, la stragrande maggioranza delle persone naviga da smartphone. Ignorare questa realtà significa, in pratica, chiudere la porta in faccia a buona parte del tuo pubblico.

Un design responsive garantisce che il layout del sito si adatti in automatico a qualsiasi schermo, dal PC al tablet, fino allo smartphone, offrendo sempre una leggibilità e un'usabilità perfette.

Ecco alcuni punti chiave per un'esperienza mobile eccellente:

  • Menu di navigazione snello: Utilizza il classico menù "hamburger" (le tre linee orizzontali) per non rubare spazio prezioso allo schermo.
  • Pulsanti a prova di dito: Devono essere abbastanza grandi e distanziati per essere premuti facilmente senza errori.
  • Testi leggibili: Scegli una dimensione di font che non costringa l'utente a fare "pinch-to-zoom" per leggere.
  • Velocità prima di tutto: Ottimizza le immagini e alleggerisci la pagina da tutto ciò che può rallentare il caricamento su una connessione mobile.

Questo approccio è vitale, specialmente in un mercato digitale così attivo come il nostro. Basti pensare che nel primo trimestre del 2025, gli oltre 44 milioni di utenti internet attivi in Italia hanno navigato in media per più di 75 ore ciascuno. Un'attività online così intensa merita un'esperienza impeccabile su ogni dispositivo. Se vuoi approfondire, puoi consultare i dati sul mercato digitale italiano.

Elementi visivi che rafforzano il tuo brand

Con la struttura e la funzionalità al loro posto, finalmente possiamo dedicarci alla parte più visiva, la User Interface (UI). La scelta di colori e font non è solo una questione di gusto, ma un potentissimo strumento di comunicazione.

Una palette di colori coerente con il tuo logo e la tua identità di marca crea riconoscibilità immediata. Scegli un colore principale per gli elementi più importanti, uno secondario di supporto e un colore d'accento, più vivace, per le call-to-action (i pulsanti "Acquista ora" o "Contattaci"), così da farle balzare subito all'occhio.

Anche la tipografia ha un peso enorme. Scegli un font chiaro e leggibile per i testi lunghi e, se ti piace, uno più distintivo per i titoli, ma senza esagerare. La regola è la coerenza: non usare più di due o tre font in tutto il sito per mantenere un aspetto pulito e professionale. Sono questi dettagli, messi insieme, a definire l'impressione che gli utenti avranno del tuo brand.

Mettiamoci al lavoro: costruire il sito con WordPress

WordPress non è solo una piattaforma, è il motore che fa girare oltre il 43% di tutti i siti web del pianeta. E non è un caso. La sua forza sta in una flessibilità pazzesca che ti permette di creare di tutto, da un blog personale a un e-commerce strutturato, senza per forza dover scrivere codice.

Ora passiamo dalla teoria alla pratica e vediamo come mettere in piedi il tuo sito. Tranquillo, non è un'operazione per soli tecnici. Con gli strumenti giusti e le idee chiare, chiunque può farcela.

Installazione e il primo incontro con la bacheca

Oggi, la maggior parte dei provider di hosting seri offre un'installazione di WordPress "one-click". In pratica, dopo aver scelto il tuo piano, basta un clic per avere WordPress installato e funzionante. Niente più smanettamenti con file e database, per fortuna.

Appena fatto, ti troverai di fronte alla bacheca di WordPress. A prima vista può sembrare un po' caotica, ma non lasciarti intimidire. Le sezioni chiave sono poche e intuitive. Sulla sinistra c'è il menu di navigazione, il tuo vero e proprio centro di comando da cui gestirai articoli, pagine, commenti, l'aspetto del sito e i plugin.

Scegliere un tema che sia un alleato, non un ostacolo

Il "tema" è il vestito del tuo sito, quello che ne determina l'aspetto. Ci sono migliaia di opzioni, gratuite e a pagamento, ma attenzione: sceglierlo solo perché "è bello" è un errore da principianti. Un buon tema è un investimento a lungo termine.

Ecco su cosa concentrarsi per non sbagliare:

  • Leggerezza e velocità: Un tema zeppo di effetti speciali inutili rallenta tutto. E un sito lento non piace né agli utenti, né a Google.
  • Design responsive: Oggi non è più un'opzione. Il tema deve adattarsi alla perfezione a smartphone e tablet, punto.
  • Compatibilità: Controlla che il tema funzioni senza problemi con i plugin fondamentali (come WooCommerce se vuoi vendere online) e con la versione più recente di WordPress.
  • Recensioni e supporto: Leggi cosa dicono gli altri utenti. Un tema a pagamento spesso vale l'investimento anche solo per l'assistenza tecnica che ti garantisce quando qualcosa va storto.

Pensaci bene: scegliere il tema è come gettare le fondamenta di una casa. Un tema veloce e pulito ti dà basi solide su cui costruire. Uno lento e programmato male ti costringerà a continui compromessi, frenando la crescita del tuo progetto.

I plugin indispensabili: pochi ma buoni

I plugin sono le "app" del tuo sito, aggiungono funzioni specifiche. È facile farsi prendere la mano e installarne a decine, ma ogni plugin in più è un piccolo peso che il tuo sito si porta dietro. La strategia vincente è installare solo l'essenziale.

Ecco una lista di partenza per non sbagliare:

  1. Per la SEO: Un plugin come Yoast SEO o Rank Math è imprescindibile. Ti prende per mano e ti guida nell'ottimizzazione di ogni contenuto per farti trovare su Google.
  2. Per la sicurezza: Wordfence Security o Sucuri Security sono i tuoi guardiani digitali. Tengono d'occhio il sito e lo proteggono da attacchi e malware.
  3. Per la velocità: Un plugin di cache è fondamentale. WP Rocket (a pagamento, ma vale ogni centesimo) o W3 Total Cache (gratuito) creano copie "leggere" delle tue pagine, rendendo il caricamento quasi istantaneo.
  4. Per i moduli di contatto: Con WPForms crei moduli di contatto, richiesta preventivo o iscrizione alla newsletter trascinando e rilasciando elementi. Semplice e potente.

Se stai pensando di avviare un negozio online, la scelta degli strumenti giusti diventa ancora più cruciale. Per questo, la nostra guida al successo e-commerce per piccole imprese italiane offre strategie e consigli pensati apposta per il nostro mercato.

Personalizzare il sito senza scrivere una riga di codice

Dimentica i tempi in cui per cambiare un colore serviva un programmatore. Oggi, grazie ai page builder e all'editor a blocchi di WordPress (Gutenberg), il controllo creativo è nelle tue mani.

L'editor a blocchi, già integrato in WordPress, ti fa costruire le pagine come se stessi giocando con i LEGO.

Ogni pezzo — un paragrafo di testo, un'immagine, un video, una colonna — è un "blocco" che puoi aggiungere, spostare e personalizzare con una facilità disarmante. È un approccio visivo che ha rivoluzionato la creazione di contenuti. Se poi vuoi il massimo controllo, page builder come Elementor o Divi ti permettono di plasmare ogni millimetro del tuo sito, dall'intestazione al piè di pagina, in modo completamente visuale.

Preparare il sito per il lancio e la SEO

Ce l'hai quasi fatta. Il tuo sito è pronto, il design è impeccabile e i contenuti sono al loro posto. Ma aspetta un attimo prima di stappare lo spumante. Il lavoro vero, quello che farà la differenza tra un sito che nessuno visita e uno che diventa un punto di riferimento, inizia adesso.

Sto parlando della SEO (Search Engine Optimization).

Lanciare un sito senza averlo prima ottimizzato per i motori di ricerca è come aprire un negozio in una strada senza nome e senza indicazioni. Sarà bellissimo, ma nessuno lo troverà mai. Pensare alla SEO fin da subito non è un'opzione, è la base strategica che permette a Google di capire chi sei, cosa offri e, soprattutto, di presentarti alle persone giuste.

Capire cosa vogliono le persone: parole chiave e intento di ricerca

Tutto parte da una domanda semplice: cosa cercano i tuoi potenziali clienti? La ricerca di parole chiave è il processo che ti permette di scoprirlo. Non si tratta di indovinare, ma di trovare le frasi esatte che le persone digitano su Google quando hanno un problema che tu puoi risolvere.

Dimentica i termini generici e iper-competitivi. Se vendi calzature, puntare a "scarpe" è una battaglia persa in partenza. Molto meglio concentrarsi su quelle che in gergo chiamiamo "long-tail keywords", ovvero frasi più specifiche e dettagliate.

Un esempio? "Scarpe da trekking impermeabili per uomo taglia 43" attira un pubblico infinitamente più qualificato e pronto all'acquisto. Questo approccio ti porta dritto al cuore della questione: l'intento di ricerca, cioè il "perché" dietro ogni ricerca.

La SEO di oggi è un esercizio di empatia, non più solo un gioco di parole chiave. Devi metterti nei panni dell'utente e chiederti: "Di cosa ha davvero bisogno questa persona?". La tua pagina deve essere la risposta più completa e soddisfacente a quella domanda.

Ottimizzazione on-page: parlare la lingua di Google

Una volta che hai le tue parole chiave, devi usarle per "istruire" Google. Questo processo si chiama SEO on-page e consiste nell'inserire i termini giusti nei punti strategici di ogni pagina, così che il motore di ricerca capisca perfettamente di cosa parla il tuo contenuto.

Ecco gli elementi fondamentali da curare:

  • Tag Title: È il titolo blu che vedi nei risultati di ricerca. Hai circa 60 caratteri per essere chiaro, includere la parola chiave principale e, soprattutto, convincere qualcuno a cliccare. È la tua insegna su Google.
  • Meta Description: Il piccolo riassunto sotto il titolo. Anche se non impatta direttamente sul ranking, una buona meta description (sui 155 caratteri) è il tuo "pitch" commerciale: deve incuriosire e spingere l'utente a scegliere te invece di un altro.
  • URL parlanti: Un indirizzo come iltuosito.it/blog/come-creare-sito-web è molto più utile per utenti e motori di ricerca rispetto a iltuosito.it/p?id=123. L'URL deve essere breve, facile da leggere e contenere la parola chiave.

Sistemare questi dettagli non solo piace a Google, ma rende anche la vita più facile ai tuoi visitatori. Se vuoi fare un passo in più, la nostra guida sulle strategie SEO concrete per la crescita dei siti web è piena di spunti pratici.

Checklist tecnica: l'ultimo controllo prima del decollo

Prima di rendere il sito pubblico, è il momento di fare un ultimo, meticoloso controllo tecnico. È come la checklist di un pilota prima del decollo: serve a garantire che tutto fili liscio fin dal primo istante.

Ho preparato una tabella semplice e pratica per non dimenticare nulla di fondamentale.

Checklist pre-lancio del tuo sito web

Attività di controllo Stato Note
Ottimizzazione immagini ☐ Da fare Comprimere tutte le immagini e compilare i tag ALT con testi descrittivi.
Creazione Sitemap XML ☐ Da fare Generare la mappa del sito per Google. Plugin come Yoast SEO lo fanno in automatico.
Verifica link rotti ☐ Da fare Usare un tool online per assicurarsi che tutti i link (interni ed esterni) funzionino.
Installazione Google Analytics ☐ Da fare Per monitorare il traffico e il comportamento degli utenti.
Configurazione Search Console ☐ Da fare Per capire come Google vede il tuo sito e individuare problemi tecnici.
Test su dispositivi mobile ☐ Da fare Verificare che il sito sia perfettamente navigabile su smartphone e tablet.
Verifica velocità di caricamento ☐ Da fare Usare PageSpeed Insights per controllare che il sito sia veloce.

Completare questa lista ti darà la tranquillità di sapere che il tuo sito non è solo bello, ma anche tecnicamente solido e pronto per farsi trovare e amare sia dai tuoi futuri clienti che dai motori di ricerca.

Le domande più comuni sulla creazione di un sito web

Quando si parte con un progetto web, è normale avere la testa piena di domande. È un territorio nuovo per molti. Ho raccolto qui i dubbi più frequenti che sento dai clienti, con risposte semplici e dirette, pensate per darti la sicurezza necessaria a partire con il piede giusto.

Ma quanto costa davvero un sito web professionale?

Questa è la domanda da un milione di dollari. La risposta onesta? Dipende. Il costo può oscillare da poche centinaia di euro a decine di migliaia. Tutto sta nella complessità, nel livello di personalizzazione che desideri e, ovviamente, a chi affidi il lavoro. Non esiste un listino prezzi fisso.

Per darti un'idea concreta, ho diviso i costi in tre fasce principali.

  • Il fai-da-te con i website builder: Se usi piattaforme come Wix o Squarespace, te la cavi con una spesa tra i 150 e i 500 euro all'anno. Questa cifra di solito comprende tutto: hosting, dominio e gli strumenti per costruire il sito. È la scelta perfetta se hai un budget risicato e un progetto semplice.
  • Un sito WordPress con un freelance: Affidarsi a un professionista per un sito vetrina o un blog su WordPress ti costerà, indicativamente, tra i 1.000 e i 2.500 euro. Questo budget copre l'installazione, la personalizzazione di un tema grafico e la configurazione dei plugin indispensabili.
  • Un progetto su misura con un'agenzia: Se parliamo di e-commerce complessi, portali con funzioni ad hoc o siti aziendali strutturati, il budget sale rapidamente sopra i 5.000-10.000 euro. Un'agenzia offre un approccio a 360 gradi, dalla strategia UX/UI fino allo sviluppo avanzato.

La vera domanda non è "quanto costa", ma "che ritorno mi porta". Un sito web non è una semplice spesa, è un investimento. Il suo costo va sempre misurato in base ai risultati che può generare per il tuo business, che si tratti di nuovi clienti, vendite o pura visibilità.

Posso creare un sito da solo anche se non so programmare?

Assolutamente sì. Questa è una delle più grandi rivoluzioni del web degli ultimi anni. Oggi non devi più essere uno sviluppatore per mettere online un sito che sia bello e funzionale.

Piattaforme come WordPress, abbinate a page builder visuali come Elementor o Divi, hanno cambiato le regole del gioco. Ti permettono di costruire le pagine trascinando elementi con il mouse, un po' come se stessi componendo un puzzle. Vedi subito il risultato, senza toccare una riga di codice. Anche i website builder come Wix e Shopify nascono proprio per questo: rendere la creazione di un sito accessibile a chiunque.

Quanto tempo ci vuole per fare un sito?

Anche qui, la risposta è un classico "dipende". Le tempistiche sono legate a doppio filo alla complessità del progetto e, soprattutto, alla velocità con cui riesci a fornire i contenuti necessari (testi, immagini, video).

Per darti un'idea di massima, ecco una stima realistica.

  1. Sito con un template (Website Builder): Se hai già pronti tutti i testi e le immagini, puoi essere online anche in un solo weekend. Questi strumenti sono progettati per essere rapidissimi.
  2. Sito WordPress base (con un freelance): Un progetto di questo tipo richiede in genere dalle 2 alle 6 settimane. Questo tempo copre le fasi di dialogo, progettazione, sviluppo, caricamento dei contenuti e le revisioni finali.
  3. Progetto su misura (con un'agenzia): Per siti più grandi, i tempi si allungano facilmente a 2-4 mesi, a volte anche di più. Qui c'è tutto un lavoro strategico a monte, un design creato da zero e lo sviluppo di funzionalità specifiche che richiedono tempo e attenzione.

Un consiglio spassionato: non sottovalutare la preparazione dei contenuti. Nove volte su dieci, i progetti si arenano non per problemi tecnici, ma perché mancano i testi o le foto da inserire. Inizia a lavorarci da subito, anche mentre il sito è in fase di sviluppo. Questo piccolo accorgimento può letteralmente dimezzare i tempi di attesa e farti andare online molto prima.


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